Ristrutturazioni e novità bonus casa: tra la nuova guida dell’Agenzia delle Entrate e gli orientamenti della manovra, il quadro dei bonus casa si sta ridisegnando con percentuali e limiti da non sottovalutare.
Ristrutturazioni e novità bonus casa – come cambia il panorama delle ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni rimane al 50% solo per gli interventi sull’abitazione principale.
In tutti gli altri casi, la detrazione scende al 36%. Questo schema, salvo sorprese, dovrebbe restare valido anche nel 2026, per poi avviarsi verso una graduale riduzione nei due anni successivi.
Attenzione però a un punto chiave: per l’AdE, “abitazione principale” non coincide con “prima casa” dal punto di vista notarile.
Conta dove si vive effettivamente, non solo ciò che si possiede.
Chi ha un immobile di proprietà ma vive in affitto altrove, ad esempio, non potrà accedere al 50%. La detrazione piena si applica solo se, al termine dei lavori, l’immobile risulta come dimora abituale.
Aliquote, tetti e limiti di reddito: i numeri da conoscere
2025: 50% solo su abitazione principale di proprietà (tetto 96.000€); 36% negli altri casi (sempre 96.000€)
2026-2027: si prospetta un ulteriore “scalino” verso il basso – 36% su abitazione principale e 30% negli altri casi ammessi, MA SEMBRA CHE PER IL 2026 SI PROSEGUA COME NEL 2025
2028-2033: 30% con tetto 48.000€ per tutti i casi ammessi
Dal 2034: 36% con tetto 48.000€ per tutti i casi ammessi.
Inoltre, chi ha redditi oltre 75.000€ dovrà fare i conti con un taglio progressivo delle detrazioni, che diventa più pesante sopra i 100.000€.
Rientrano nel bonus numerosi lavori: interventi edilizi con CILA o SCIA, ma anche lavori di manutenzione ordinaria, sostituzione di infissi, installazione di climatizzatori, impianti, box e parcheggi. Pagamenti e fatture devono sempre essere tracciabili e intestati al beneficio della detrazione.
Bonus collegati e strategie per non sbagliare
Oltre al classico bonus ristrutturazioni, restano in pista anche il bonus barriere architettoniche al 75% (attivo fino a fine 2025, con possibile proroga), il bonus mobili ed elettrodomestici, e il Superbonus al 65%, destinato a chiudere definitivamente la stagione del 110%.
Prima di firmare un preventivo, conviene però agire con metodo:
- verificare la titolarità dell’immobile e pianificare la residenza abituale per ottenere il 50%;
- coordinare pagamenti e documenti, rispettando tempistiche e pratiche edilizie;
- simulare l’impatto fiscale, soprattutto per chi ha redditi medio-alti.
Dunque, la nuova guida dell’AdE diventa così la bussola indispensabile per orientarsi tra percentuali, tetti e regole in continua evoluzione.
Che dire? Novità interessanti… però se volete sapere come proteggere il Superbonus prima che sia tardi, cliccate qui.