Nel 2025, chi usufruisce del Super-sismabonus deve affrontare un nuovo adempimento normativo che, se trascurato, può costare molto caro. Accanto al graduale avvicinarsi della scadenza degli incentivi, emerge un obbligo fondamentale legato alla gestione degli avanzamenti dei lavori: la comunicazione al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS).
Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 39/2024 e del DPCM del 17 settembre 2024, è stato introdotto un vincolo specifico: ogni volta che viene approvato uno Stato Avanzamento Lavori (SAL), è necessario trasmettere i dati relativi al PNCS entro 30 giorni.
Un passaggio formale che diventa imprescindibile anche in caso di SAL conclusivo, ossia quello che certifica la fine dell’intervento edilizio.
Non importa se i lavori sono terminati da tempo: se il SAL finale viene approvato nel 2025, la comunicazione va comunque inviata.
Ignorare questa disposizione può comportare sanzioni fino a 10mila€, e nei casi più gravi, la perdita del beneficio fiscale.
Chi deve occuparsene?
La responsabilità operativa dell’invio è affidata ai tecnici incaricati: progettista, direttore dei lavori o collaudatore statico.
Spetta a loro accedere alla piattaforma del PNCS e caricare le informazioni richieste, tra cui:
- dati catastali dell’immobile;
- importi spesi fino al 30 marzo 2024;
- previsioni di spesa successive a tale data;
- percentuali delle detrazioni previste.
Tuttavia, la responsabilità finale grava sul committente dell’intervento.
In caso di omissioni da parte dei tecnici, è chi beneficia del bonus a subire le conseguenze economiche e legali.
SAL mai approvati? Il vuoto normativo
Capita spesso che gli interventi vengano completati senza approvazione formale di un SAL.
In questi casi, la normativa non offre indicazioni del tutto chiare.
Una FAQ del PNCS ha precisato che l’obbligo di comunicazione si attiva solo con l’approvazione di un SAL.
Tuttavia, in assenza di avanzamenti ufficiali, si resta in una sorta di incertezza normativa, dove non esistono scadenze precise ma nemmeno tutele definitive.
Come gestire correttamente l’adempimento
Il consiglio è semplice quanto cruciale: prestare la massima attenzione a ogni passaggio formale.
Quando viene approvato un SAL, è essenziale accertarsi che la comunicazione sia avvenuta nei tempi previsti.
Richiedere la ricevuta di invio e includere esplicitamente questo compito nei contratti con i tecnici può evitare spiacevoli sorprese.
In caso di interventi gestiti da un general contractor, come avviene spesso nei condomini, è fondamentale definire in odo chiaro chi è incaricato della trasmissione dei dati.
La mancanza di chiarezza può tradursi in costi imprevisti o nella perdita dell’incentivo fiscale.
Nel contesto normativo attuale, la comunicazione al PNCS non è un passaggio burocratico secondario, ma un elemento centrale nella gestione del Super-sismabonus.
Anche a lavori terminati, finché un SAL viene approvato nel 2025, l’obbligo resta attivo.
Verificare, documentare e formalizzare ogni passaggio rappresenta una tutela concreta.
La ricevuta di invio al PNCS non è un semplice documento amministrativo, ma una vera e propria prova di conformità, in grado di proteggere da sanzioni e contestazioni future.
In un periodo in cui l’attenzione alla regolarità delle pratiche è massima, restare aggiornati e vigili è la miglior forma di garanzia..