Il tema dell’aggiornamento catastale è al centro dell’attenzione per chi ha beneficiato del Superbonus 110% o di altre agevolazioni edilizie. In seguito agli interventi realizzati grazie a questi incentivi, è fondamentale comprendere se e quando sia necessario modificare la rendita catastale degli immobili.
La questione si fa ancora più rilevante alla luce della campagna di controllo annunciata dall’Agenzia delle Entrate, prevista dalla Legge di Bilancio 2024, che porterà all’invio di comunicazioni ai contribuenti per sollecitare verificare sulla situazione catastale.
Vediamo nel dettaglio chi è interessato, quali interventi richiedono l’aggiornamento del catasto e quali invece nel comportano obblighi particolari.
Chi è interessato dai controlli catastali
La nuova campagna di controlli riguarda in particolare gli immobili:
- privi di rendita catastale;
- con valori non aggiornati rispetto alle modifiche apportate.
In questi casi, l’aggiornamento catastale può essere richiesto direttamente dai proprietari, oppure può essere eseguito d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate, con l’aggiunta di sanzioni per inadempienza.
Quando è necessario aggiornare il catasto
Secondo le indicazioni ufficiali, l’aggiornamento della rendita catastale è necessario se i lavori effettuati hanno determinato:
- la creazione di nuove unità immobiliari
- ampliamenti delle superfici
- modifiche sostanziali alla distribuzione interna (ad esempio aggiunta o eliminazione di vani)
- cambio di destinazione d’uso dell’immobile
- riqualificazioni importanti, come l’aggiunta di nuovi bagni o il miglioramento significativo delle finiture.
In tutti questi casi, il valore dell’immobile potrebbe aumentare, rendendo obbligatorio procedere alla variazione catastale.
Interventi che non richiedono l’aggiornamento
Non tutti i lavori effettuati con il Superbonus implicano la necessità di modificare il catasto.
Gli interventi di consolidamento e conservazione degli elementi strutturali, come il rinforzo delle fondazioni o delle murature, di norma NON comportano obblighi di aggiornamento.
Anche se sono stati incentivati con il 110%, questi lavori sono considerati di mantenimento più che di miglioramento.
Tuttavia, se il progetto ha comportato un salto di classe sismica o un miglioramento delle finiture, allora la situazione si complica.
In questi casi, potrebbe essere necessaria una rivalutazione catastale, previa consulenza con un tecnico abilitato.
Come comportarsi?
Data la complessità delle valutazioni tra “semplice rinnovamento” e “miglioramento”, è opportuno avvalersi della consulenza di un professionista qualificato.
Una verifica preventiva può evitare contestazioni, aggiornamenti d’ufficio e l’applicazione di sanzioni.
Essere preparati è fondamentale, soprattutto ora che l’Agenzia delle Entrate sta intensificando i controlli sul rispetto delle normative post-Superbonus.