Con la risposta n.15/2025, L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che in alcuni casi lo sconto in fattura per il Superbonus rimane accessibile.
Il 30 marzo 2024 ha rappresentato una data cruciale per il Superbonus, poiché sembrava segnare la fine della possibilità di usufruire dello sconto in fattura.
Questo ha lasciato molti condomini nell’incertezza, con il timore di perdere un’importante agevolazione fiscale.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede questa interpretazione e quali condizioni devono essere rispettate.
Il caso specifico
Un condominio aveva avviato lavori di riqualificazione energetica usufruendo del Superbonus e aveva presentato la CILAS il 17 novembre 2022.
Nonostante la conformità alle scadenze iniziali, il progetto ha subìto numerosi ritardi a causa delle continue modifiche normative e delle proroghe.
Ecco le tappe fondamentali della vicenda:
Inizio lavori: una prima impresa ha emesso una fattura con sconto in fattura al 70% il 26 marzo 2024, rientrando nei termini previsti dalla normativa.
Pagamento del 30%: il condominio ha saldato la parte restante con bonifico parlante il 29 marzo 2024, pochi giorni prima della scadenza.
Cambio impresa: successivamente, l’impresa incaricata ha rinunciato ai lavori, e un’altra ditta è subentrata per completarli.
Di fronte a questa situazione, il condominio si è chiesto:
“Possiamo ancora beneficiare dello sconto in fattura per i lavori rimanenti, anche se l’impresa è cambiata dopo il 30 marzo 2024?”
Questa domanda ha generato dubbi in molti, data l’apparente rigidità della scadenza normativa.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che lo sconto in fattura rimane valido anche per i lavori eseguiti dopo il 30 marzo 2024, a condizione che:
- spesa documentata prima della scadenza: entro tale data, deve essere stata sostenuta almeno una spesa documentata, includendo sia l’amissione della fattura sia il pagamento effettivo di una parte dei lavori (come il 30% versato dal condominio nel caso analizzato);
- cambio di impresa: il subentro di una nuova ditta non compromette il diritto all’agevolazione, poiché viene considerato un semplice cambiamento in corso d’opera e non un elemento che annulla il beneficio fiscale.
Questa interpretazione offre un’importante opportunità per i condomini che si trovano in situazioni simili.
Lo sconto in fattura rimane dunque possibile, ma con aliquote ridotte rispetto al passato:
70% per le spese pagate nel 2024 e 65% per quelle sostenute nel 2025.