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Superbonus – responsabilità chiare, zero sorprese

Il Superbonus 110% ha rappresentato una grande opportunità per il settore edilizio, spingendo moltissime persone a intraprendere lavori di ristrutturazione. Tuttavia, tra pratiche burocratiche complesse e aspettative spesso poco chiare, non sono mancati intoppi e malintesi.

Proprio una recente vicenda accaduta a Treviso aiuta a fare chiarezza su un aspetto cruciale: l’importanza di stabilire fin da subito chi è responsabile di cosa.

Una lezione preziosa per evitare incomprensioni e, soprattutto, brutte sorprese.

Una storia emblematica

Nel 2021, una proprietaria di casa decide di approfittare degli incentivi del Superbonus per ristrutturare l’immobile.

Si affida a un geometra, firmando un mandato chiaro: il tecnico dovrà occuparsi delle pratiche edilizie, della presentazione dei documenti e degli adempimenti necessari all’avvio dei lavori.

Fin qui tutto fila liscio.

Tuttavia, come spesso accade nei cantieri, tra ripensamenti sul progetto, tempi morti e disguidi organizzativi, i mesi passano.

Quando finalmente la documentazione arriva alla banca per avviare la cessione del credito, è troppo tardi: l’istituto di credito ha ormai chiuso le linee di finanziamento.

Il risultato?

L’intervento salta, la committente si ritrova senza lavori avviati e, per di più, con una richiesta di pagamento da parte del geometra.

Scatta così il contenzioso: la proprietaria si oppone al decreto ingiuntivo e chiede i danni, sostenendo che se il tecnico avesse rispettato i tempi, la banca avrebbe accettato il credito.

Il verdetto del giudice

Il tribunale, però, ha dato ragione al tecnico.

La motivazione è semplice: il contratto era chiaro e delimitava i compiti affidati al geometra, che non comprendevano né la gestione dei rapporti con la banca né il coordinamento per la cessione del credito.

In altre parole, il professionista aveva svolto esattamente quanto concordato, senza assumersi incarichi extra non previsti.

Questo episodio mette in evidenza un principio fondamentale: nel contesto delle agevolazioni fiscali, è indispensabile tracciare confini netti tra le responsabilità dei vari soggetti coinvolti.

L’esperienza insegna che nei lavori legati al Superbonus si è spesso creata una “zona grigia”, dove ai tecnici venivano attribuite mansioni che in realtà non spettavano loro, frutto di equivoci, della complessità normativa o dell’illusione di un servizio “chiavi in mano”.

Tuttavia, senza un accordo scritto preciso e scritto, nessuno può essere ritenuto responsabile di attività che non ha mai formalmente accettato di svolgere.

Per questo motivo, sia per i committenti sia per i professionisti, è fondamentale mettere tutto nero su bianco: non solo ciò che verrà fato, ma anche ciò che resta escluso.