Immobili danneggiati dal sisma: nuove regole e controlli per la ricostruzione privata con il Superbonus dopo il sisma del 2016. Il Commissario straordinario ha fissato procedure e scadenze.
Immobili danneggiati: Il decreto 675 e il monitoraggio sulla ricostruzione privata
Con il decreto n.675 del 24 luglio 2025, il Commissario straordinario ha avviato un monitoraggio specifico sugli interventi di ricostruzione privata per gli immobili danneggiati dal sisma 2016.
L’obiettivo è fare chiarezza sulle spese coperte dal Superbonus (art. 119 del DL 34/2020) per le pratiche presentate entro il 30 marzo 2024.
Il provvedimento consente inoltre di continuare a utilizzare la cessione del credito in due situazioni:
quando non è ancora stato rilasciato il decreto di concessione
o
in assenza del Codice Unico di Progetto (CUP).
Le scadenze del 10 settembre 2025
Il calendario fissato dal decreto prevede passaggi precisi.
Entro il 10 settembre 2025, i tecnici dovranno caricare su GE.DI.SI i dati economici relativi al Superbonus e specificare come intendono utilizzare l’agevolazione (uso diretto, sconto in fattura o cessione del credito).
Nella stessa data, chi ha già ottenuto un decreto di concessione ai sensi dell’art. 47 del Testo Unico della Ricostruzione Privata dovrà trasmettere nuove comunicazioni attraverso il PNCS, seguendo le istruzioni riportate nel manuale tecnico allegato al decreto.
Per i casi in cui sia già stato inviato il primo Stato di Avanzamento Lavori (SAL), sarà invece necessario aggiornarlo, aggiungendo il CUP collegato alla richiesta di contributo su GE.DI.SI.
Il PNCS si conferma un pilastro della ricostruzione:
archivia digitalmente le asseverazioni,
georeferenzia i cantieri e consente una mappatura completa delle classi di rischio degli immobili.
Il decreto 739 e la raccolta dei dati economici
Con il decreto n. 739 del 6 agosto 2025 arrivano ulteriori chiarimenti.
Il provvedimento ha natura ricognitiva e serve a quantificare le spese effettive degli interventi rispetto ai contributi già concessi per pratiche depositate entro il 30 marzo 2024.
Queste informazioni diventeranno fondamentali per valutare l’eventuale proroga delle agevolazioni fino al 2026.
Chi ha già ottenuto un decreto di concessione e caricato la pratica su GE.DI.SI. deve presentare, sempre entro il 10 settembre 2025, una RCR aggiornata.
In questo documento vanno indicati l’utilizzo del Superbonus, la modalità scelta per fruirne e le spese eccedenti rispetto al contributo, suddivise tra lavori e costi tecnici.
Ogni variazione dei dati trasmessi richiede la presentazione di una nuova RCR.
Le scadenze già fissate restano immutate: la rendicontazione finale del Superbonus resta prevista al 31 dicembre 2025.