Gli errori formali nel Superbonus continuano a produrre effetti concreti anche dopo la fine delle opzioni alternative. Il tema riguarda meno i lavori e più ciò che è accaduto dopo, tra comunicazioni e controlli.
Gli errori formali nel Superbonus e fragilità del sistema
La stagione dello sconto in fattura e della cessione del credito nasce in un contesto emergenziale, con strumenti informativi acerbi e senza filtri preventivi solidi.
Il sistema ha retto finché l’urgenza ha prevalso sui controlli, ma
ha iniziato a mostrare tutte le sue debolezze
quando l’Amministrazione finanziaria ha intensificato le verifiche.
La mancanza di verifiche preventive strutturate ha lasciato spazio a un elevato numero di comunicazioni compilate in modo non perfetto, spesso senza una reale percezione delle conseguenze future.
Conseguenze operative
Refusi, dati inseriti in modo errato o selezioni sbagliate nei menu hanno generato blocchi rilevanti: codici fiscali non corretti, anni di spese indicati male, rate non allineate, duplicazioni dovute a problemi tecnici.
Questi errori non hanno mai inciso sul diritto al beneficio, sull’aliquota o sui limiti di spesa, ma hanno comunque fermato operazioni legittime.
Il sistema ha così prodotto crediti inutilizzabili, rapporti contrattuali sospesi
e un aumento dei contenziosi tra contribuenti e cessionari.
Richieste di chiarezza normativa
Nel dibattito sulla Legge di Bilancio 2026, il Senato ha sollecitato un cambio di approccio, chiedendo una definizione chiara di errore formale.
L’obiettivo punta a distinguere tra irregolarità che incidono sulla sostanza dell’agevolazione e imprecisioni meramente materiali.
Se l’agevolazione risulta corretta nei presupposti,
un errore nella comunicazione non dovrebbe annullare l’intera operazione.
Un chiarimento normativo in questa direzione ridurrebbe l’incertezza, limiterebbe il contenzioso e riporterebbe i controlli sul merito degli interventi, non sulla perfezione formale delle procedure.
Non cambierebbe il passato del Superbonus, ma aiuterebbe a chiudere in modo più equilibrato una fase che continua ancora oggi a produrre effetti.
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